Comunicato stampa convegno: 8 settembre 2023 “ll settore orafo italiano tra Made in Italy e i mercati internazionali”

Presentata la quarta edizione dell’Inchiesta congiunturale Club degli Orafi – Intesa Sanpaolo·            

·                L’indagine mostra una tenuta nelle attese degli operatori sul 2023: il 39% dei rispondenti prevede un incremento del fatturato con una percentuale sostanzialmente allineata alla rilevazione di fine 2022; questa lettura trova riscontro anche dalla variazione dell’indice ISTAT di fatturato che si attesta nel primo semestre del 2023 a +10%, meglio dei settori del comparto moda e della media del manifatturiero italiano.

·                A sostenere la competitività del settore, si rilevano attese positive anche per gli investimenti dichiarati in crescita da un rispondente su tre con punte del 42% per le imprese di dimensioni maggiori.

·                I fattori di successo del Made in Italy nel quale si riconoscono maggiormente le imprese del campione riguardano la qualità (74%), l’artigianalità della produzione (66%) e la professionalità della manodopera che rappresenta un fattore chiave per più della metà dei rispondenti (51%).

·                Le principali difficoltà e i rischi maggiori che le imprese stanno affrontando riguardano proprio la disponibilità di manodopera qualificata che si conferma al primo posto delle criticità, e i dubbi sul peggioramento delle condizioni della domanda.

·                Il tema della manodopera assume sempre più un ruolo determinante, a supporto dell’andamento del comparto, e in considerazione anche dell’elevata strategicità che questo fattore riveste nel settore.

Vicenza, 8 Settembre 2023 – È stata presentata oggi, in un incontro ospitato da VicenzaOro, la quarta edizione dell’inchiesta congiunturale realizzata dal Club degli Orafi Italia, in collaborazione con la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. I risultati dell’inchiesta offrono una visione aggiornata e originale degli operatori e permettono di integrare e completare le statistiche ufficiali del settore.

L’indagine è stata realizzata a giugno con l’obiettivo di raccogliere le attese sul 2023 in termini di fatturato, investimenti e di approfondire le sfide competitive che il comparto sta affrontando. Le statistiche e le rilevazioni attestano che dopo i brillanti risultati dell’ultimo biennio, il settore dell’oreficeria conferma risultati molto positivi anche nel 2023: nei primi sei mesi dell’anno ha mostrato una crescita in termini di fatturato (+10,2%), migliore del sistema moda e della media del manifatturiero italiano. Si conferma centrale l’elevata competitività sui mercati internazionali: nei primi cinque mesi del 2023 le esportazioni di gioielli in oro hanno superato i 4 miliardi di euro, in crescita del 9% in valore e del 2% in quantità.

Le attese degli operatori in termini di fatturato per il 2023 si confermano positive con il 39% dei rispondenti che prevede un incremento del fatturato con una percentuale sostanzialmente allineata alla rilevazione di fine 2022 (44%), a dimostrazione di una tenuta delle aspettative; la revisione più significativa ha riguardato il mercato interno da parte delle imprese di minori dimensioni (dal 36% che prevedevano una crescita nella rilevazione di dicembre la percentuale scende al 23%), mentre le attese sono state riviste al rialzo dalle imprese medio- grandi in riferimento ai mercati esteri (da 61% a 67%).

Un ulteriore fattore a sostegno della competitività del settore si ricava dalle prospettive sugli investimenti: un rispondente su tre ha indicato un incremento negli investimenti rispetto all’anno precedente, con punte del 42% per le imprese più grandi; i fattori di spinta che maggiormente supporteranno queste evoluzioni riguardano gli stimoli del contesto competitivo (indicato dal 40% dei rispondenti), l’andamento della domanda (37% per la domanda estera e 34% per la domanda domestica) e l’acquisto di macchinari e tecnologie (31%); il campione risulta poco stimolato per le scelte di investimento dagli incentivi fiscali (17%).

I fattori di successo caratterizzanti il Made in Italy nel quale si riconoscono maggiormente le imprese del campione riguardano la qualità indicata da circa tre rispondenti su quattro (74%), l’artigianalità della produzione (66%) e la professionalità della manodopera che rappresenta un fattore di successo per più della metà del campione (51%). Non a caso, dunque, le imprese indicano tra le principali criticità il reperimento della manodopera percepito come ostacolo dal 75% delle imprese medio-grandi. Permangono inoltre preoccupazioni per l’andamento della domanda e l’aumento dei costi delle materie prime e semilavorati.

Giorgio Villa, Presidente del Club degli Orafi Italia «L’edizione di giugno dell’indagine sul sentiment degli imprenditori del settore orafo conferma ancora una volta le previsioni positive, in particolar modo per le aziende medio-grandi e per il mercato estero. Nonostante l’incertezza, un’impresa su tre ha deciso di aumentare gli investimenti: le imprese di minori dimensioni mirano con questo a rispondere al contesto competitivo in continua evoluzione. Per le aziende medio-grandi, l’inclinazione agli investimenti è principalmente legata all’evoluzione dei mercati internazionali e all’aggiornamento tecnologico e dei macchinari. In considerazione del dinamismo del comparto italiano in questa particolare fase storica, con il questionario abbiamo voluto indagare le caratteristiche distintive del Made in Italy considerate più importanti dagli imprenditori, e il mix che ne emerge è di estremo interesse, come anche la lettura incrociata con l’elenco delle criticità segnalate. Questo doppio livello di lettura fa emergere con forza un tema cruciale: la sfida della mancanza di manodopera qualificata rappresenta una questione critica che impatta direttamente sul concetto stesso di Made in Italy. Si conferma essenziale affrontare questo problema in modo strategico e collaborativo, favorendo l’adeguata formazione e lo sviluppo delle competenze, al fine di preservare l’identità e il valore dell’eccellenza italiana nel panorama internazionale».

Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo “Dopo i brillanti risultati del 2022 con crescite del fatturato e delle esportazioni nell’ordine del 20% e pur in un contesto di rallentamento dell’economia, il settore orafo italiano continua a mostrare nel 2023 un andamento positivo con una crescita del fatturato nei primi sei mesi del 10%, meglio di quanto registrato dal sistema moda (+7,2%) e dal manifatturiero nel suo complesso (+3,0%); anche in termini di produzione il settore mostra una tenuta con un valore in linea al primo semestre 2022. L’elevata competitività sui mercati esteri si conferma l’elemento trainante del settore: nel periodo gennaio-maggio del 2023 le esportazioni di gioielli in oro hanno abbondantemente superato i 4 miliardi di euro, in crescita dell’8,6% in valore e del +1,6% in quantità. In questo particolare contesto competitivo, il posizionamento del settore, maggiormente orientato sul segmento dell’alta gamma, si è confermato un punto di forza in grado di cogliere la domanda di beni di lusso che risulta meno colpita dagli effetti delle tensioni inflattive con prospettive che restano positive. L’incertezza nello scenario rimane elevata, ma questo settore ha dato prova di una buona capacità di risposta alle tensioni esterne grazie a un tessuto produttivo che nel tempo ha saputo trasformarsi guadagnando competitività: per affrontare le sfide del prossimo futuro sarà importante continuare a investire con interventi volti a supportare la sostenibilità in tutte le sue declinazioni (economica, ambientale e sociale).”

 

 

8 settembre 2023 Convegno: ll settore orafo italiano tra Made in Italy e i mercati internazionali

Nel corso dell’evento a VicenzaOro, oltre all’analisi statistica verrà presentato il sentiment del comparto, rilevato attraverso una indagine tra gli attori del settore.


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Apre oggi DOUBLE\FACE – Tangible and Intangible in Art Jewelry. La brochure e le creazioni in mostra

Apre oggi miart – fiera internazionale dell’arte moderna e contemporanea, che vede la prima partecipazione del Club degli Orafi Italia, con la mostra “Double\Face – Tangible and Intangible in Art Jewelry“, a cura della Prof.ssa Alba Cappellieri.

Il benvenuto del Presidente Giorgio Villa

“Sono orgoglioso di presentare la prima partecipazione del Club degli Orafi Italia a miart – fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Il legame tra arte e alta gioielleria Made in Italy è talmente forte da rendere superflua ogni spiegazione. L’incredibile maestria degli artigiani orafi italiani ha più volte incrociato nel corso dei secoli l’estro creativo dei più importanti artisti del panorama internazionale, che hanno saputo dare corpo ai sogni e alle visioni attraverso la magistrale lavorazione dei metalli preziosi e delle pietre una forma altissima di espressione creativa. Ecco che il gioiello italiano diventa un oggetto d’arte viva. Con la partecipazione a miart 2023 il Club degli Orafi Italia vuole sensibilizzare il panorama dei buyer e delle Gallerie d’arte internazionali, con l’obiettivo di creare maggiore consapevolezza su un patrimonio unico ancora da esplorare in termini di potenzialità d’investimento artistico. Grazie al sostegno indispensabile di ICE Agenzia, il Club degli Orafi Italia ha il piacere di accogliere i visitatori nel proprio stand, in cui viene presentata una raffinata selezione di opere in grado di rendere tangibile la connessione tra il mondo dell’arte e l’alta gioielleria Made in Italy” – Giorgio Villa Presidente Club degli Orafi Italia

Introduzione

Il tema della mostra è il concetto del doppio o dell’interno | esterno, considerato come trait d’union tra il gioiello e l’arte. Sono stati selezionati gioielli d’arte, gioielli ispirati all’arte e gioielli fatti ad arte, il cui valore è rappresentato tanto dalle qualità tangibili quanto da quelle intangibili.

Double Face fa riferimento a una lavorazione tessile la cui caratteristica sta nel fatto che entrambi i lati del tessuto sono dei dritti, entrambi pregiati e da mostrare grazie alla preziosità della lavorazione.

Il rovescio, la faccia solitamente nascosta e negletta, diventa così protagonista, al pari del dritto, donando all’oggetto un doppio valore.

Il Double Face non è soltanto una metafora o un espediente narrativo ma una vera e propria attitudine che permette di indagare e riflettere sulla “doppia” capacità dei gioielli in mostra.

Gioielli che hanno conquistato un doppio valore in quanto espressioni tanto delle qualità tangibili della gioielleria, rappresentate dalla preziosità dei materiali e della manifattura, quanto di quelle qualità intangibili, che sono quelle dalla creatività, dall’innovazione, dalla sperimentazione e dalle contaminazioni dove l’arte è l’elemento unificatore che pone interrogativi sul senso della preziosità nel contemporaneo.

Double \ Face

Il tema del doppio è centrale nelle arti dove può assumere diverse sfaccettature a seconda del contesto artistico e culturale in cui viene rappresentato.

Da Tiziano ad Anish Kapoor, da Salvador Dalí a Cindy Sherman, da Jan Vermeer a Claes Oldenburg e ancora Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Marina Abramovic, sono numerosi gli artisti che in tutte le epoche hanno esplorato e indagato la diplopia come riflessione sull’identità ma anche sull’invisibile, lo spirituale, le illusioni o le ombre.

Nel gioiello il doppio non ha avuto pari fortuna esegetica, probabilmente perché esso è storicamente un oggetto mono- facciale, che affida la sua preziosità allo splendore dei suoi materiali: le gemme, i metalli o l’alta manifattura.

Gemme preziose e artigianato artistico rappresentano le qualità tangibili del gioiello della tradizione, riconosciute e riconoscibili in tutte le civiltà e in tutti i tempi. La contemporaneità ha donato al gioiello nuovi valori e significati, considerando preziosi anche valori e qualità intangibili come la creatività, la sperimentazione, le contaminazioni, l’autorialità.
II gioiello d’artista nasce, infatti, con gli artisti figurativi che consideravano il gioiello come arte indossabile e come uno dei numerosi media per esprimere la propria poetica.

Nei gioielli d’artista non vi è alcun anelito ornamentale, come accade nella gioielleria o nel gioiello moda, ma neanche simbolismo sociale, religioso, politico o funzione apotropaica, che caratterizzano, invece, i diversi contesti del gioiello dalla preistoria a oggi. Il valore delle loro creazioni è dato dal pensiero artistico dell’autore, dalla sua ricerca e sperimentazione.

Le opere sono state selezionate per le loro Double Face, in termini di qualità tangibili e intangibili, per la loro capacità artistica di esprimere gemme e manifatture preziose ma anche idee, concetti, paesaggi non convenzionali della contemporaneità.

I gioielli in mostra racchiudono concetti artistici maturati da prospettive multiple: sono espressione di importanti collaborazioni con artisti quali Gio’ Pomodoro, che ha creato i gioielli di Cesari & Rinaldi Gemmai e UNOAERRE, e Sergio Fermariello autore del bracciale per de’Nobili, che qui hanno interpretato le rispettive ricerche nel medium del gioiello con risultati di grande interesse e qualità; sono gioielli ispirati all’arte, come negli orecchini Carnevale di Mattioli ispirati al Pointillisme e al Carnevale di Miró, o come nelle avvolgenti creazioni di Vhernier, che rimandano alle forme eleganti e morbide delle sculture di Constantin Brancusi, Max Bill o Barbara Hepworth, o come la collana trasformabile di Alfredo e Correnti, ispirata alle sinuosità dell’Art Nouveau.

Sono gioielli che esplorano le sperimentazioni artistiche, come nel bracciale Wave Carpet di Angeletti dove la tradizione millenaria della gioielleria incontra l’innovazione dei nuovi materiali o come nel teschio di corallo di Liverino che si trasforma in scultura.

Otto autori per interpretazioni Double Face sul rapporto tra arte e gioiello con un unico denominatore comune: sono tutti gioielli fatti ad arte.

Le schede

Curatore

Alba Cappelieri, Ph.D.

Accademica, curatrice e autrice, è Professore Ordinario di Design del Gioiello e dell’Accessorio Moda al Politecnico di Milano dove è direttore del Master internazionale in Fashion Accessories Design.

Dal 2013 al 2016 ha insegnato Design for Innovation alla Stanford University. È membro del Comitato Scientifico dell’Ecole Van Cleef & Arpels a Parigi, della fondazione Gijs Bakker ad Amsterdam, della Fondazione Cologni a Milano, del Premio Altagamma Giovani imprese di Milano, del De Beers New Talents Awards a Gaborone.

Nel 2017 è stata nominata Ambassador del Design Italiano per l’Italian Design Day a Osaka, nel 2018 a Sydney, nel 2019 a Baku, nel 2020 a Miami, nel 2021 a Rabat, nel 2022 a Hamburg, nel 2023 a Cipro.

Nel 2014 ha fondato e diretto, fino al 2021, il Museo del Gioiello in Basilica Palladiana a Vicenza.

Svolge attività di ricerca, curatoriale e di consulenza per le principali aziende e istituzioni del gioiello internazionali, tra queste: Van Cleef & Arpels, Tiffany, Bulgari, Buccellati, De Beers, Cartier, Pomellato, Chantecler, Roberto Coin, Intisars, Shiphra, Recarlo.

Ha curato numerose mostre internazionali e le sue più recenti pubblicazioni includono:

Buccellati: a century of timeless beauty (Assouline 2021), Bulgari Serpenti: il Potere delle Metamorfosi (Silvana Editoriale 2021), Diva!The Italian Glamour in Fashion Jewelry (Silvana Editoriale 2021), Cleto Munari Jewelry Design (Manfredi 2021), con M. Pirola, Talenti Italiani: Mano, mente, macchina (Marsilio 2020), Van Cleef & Arpels: Time, Nature, Love (Skira 2019), Gioielli, Dall’Art Nouveau al 3d Printing (Skira 2018), Catene, gioielli tra storia, funzione e ornamento (Silvana Editoriale 2018), Brilliant (Corraini 2016), con M.Romanelli Il design italiano incontra il gioiello, (Marsilio 2013).

La brochure

Scarica qui la brochure della mostra

DOUBLE\FACE – Tangible and Intangible in Art Jewelry. Discover the Exhibition Guide

Opens today miart – fiera internazionale dell’arte moderna e contemporanea, with the first presence of Club degli Orafi Italia, with the exhibition “Double\Face – Tangible and Intangible in Art Jewelry“, curated by Alba Cappellieri.

Giorgio Villa – President Club degli Orafi Italia

“I am proud to present Club degli Orafi Italia’s first participation at miart – the international fair of modern and contemporary art in Milan. There is such a strong link between art and high-end Italian jewelry that anything I say might seem superfluous. Over the centuries, the incredible skills of Italian goldsmiths have, on many occasions, joined forces with the creative flair of internationally renowned artists, whose masterful working of precious metals and stones has translated dreams and visions into highly creative works. This is when Italian jewelry becomes a vibrant work of art. Through its participation in miart 2023, Club degli Orafi Italia aims to raise awareness among international buyers and art galleries, and to foster greater awareness of a unique heritage whose artistic investment potential remains unexplored. Thanks to indispensable support from the Italian Trade Agency (ITA), the Club degli Orafi Italia is pleased to welcome visitors to its stand, where an elegant selection of works will be on show, to give a tangible idea of the connection between the world of art and high-end Italian jewelry.” Giorgio Villa President Club degli Orafi Italia

Introduction

The theme of the exhibition is the concept of the double or of the interior | exterior, and how it links jewelry and art.

The selected pieces comprise items of art jewelry, jewelry inspired by art, and artfully made jewelry, whose value resides in both their tangible and intangible qualities.

Double Face refers to a textile production technique that results in a fabric with two “right” sides; thanks to this high-end process, both sides are of equal aesthetic value.

The back, the side usually hidden and neglected, thus becomes a protagonist on a par with the front, giving the piece a double value.

Double Face is not just a metaphor or a narrative device but an interpretative approach that makes it possible to examine and reflect on the “double” nature of the jewelry on display.

The exhibits can be appreciated on two levels: as expressions both of their tangible qualities as jewelry, associated with the use of precious materials and production techniques, and of their intangible qualities, namely those of creativity, innovation, experimentation and contamination, where art is the unifying element, inviting us to reflect on the concept of “precious” in the contemporary world.

Double \ Face

The theme of the double is central to the arts, where it can take on various guises, depending on the artistic and cultural context in which it is represented.

From Titian, Anish Kapoor, Salvador Dalí, Cindy Sherman and Jan Vermeer, to Claes Oldenburg, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto and Marina Abramovic, there are numerous artists who throughout history have explored the concept of the double as a way of looking at identity, but also at the invisible, the spiritual, illusions and shadows.

In jewelry, the theme of the double has not met with similar exegetical success, probably because, historically, items of jewelry have tended to be one-sided, with their preciousness based on the splendor of their materials – gems and metals – or craftsmanship.

Precious gems and artistic craftsmanship represent the tangible qualities of traditional jewelry, which can be seen in all civilizations and periods of history. In the contemporary world jewelry has acquired new values and meanings, with intangible qualities such as creativity, experimentation, contamination, and authorship being considered precious.

Art jewelry in fact originated with figurative artists who considered jewelry as a form of wearable art, and as one of the many media available to express their creative voice.

In this art there is none of the desire for ornament we see in mainstream jewelry or fashion jewelry, but nor does it embody any social, religious, or political symbolism, or perform the apotropaic functions typical of jewelry in its various contexts since prehistory. The value of these creations is in the creator’s artistic thought, research and experimentation.

The works have been selected for their Double-Faced nature, in terms of tangible and intangible qualities, for their artistic ability to express precious gems and techniques, but also ideas, concepts, and unconventional landscapes of the contemporary world.

The items of jewelry on display encompass artistic concepts developed from multiple perspectives. Some are the expression of important joint projects with artists such as Gio’ Pomodoro, who has created jewelry for Cesari & Rinaldi Gemmai and UNOAERRE, and Sergio Fermariello, creator of the bracelet for de’Nobili, who here interpreted their respective experiments in the medium of jewelry with results of great interest and quality. Other exhibits draw their inspiration from art, as in the Puzzle Arlecchino earrings by Mattioli, inspired by Pointillism and the Carnival of Miró, or the enveloping creations by Vhernier, which evoke the elegant, soft shapes of the sculptures by Constantin Brancusi, Max Bill or Barbara Hepworth, or the transformable necklace by Alfredo Correnti, inspired by the sinuosity of Art Nouveau. These pieces explore artistic experimentation, as in the Wave Carpet bracelet by Angeletti, where the ancient tradition of jewelry meets the innovation of new materials, or the coral skull by Liverino, which is transformed into a sculpture.

Eight artists offer Double-Faced interpretations of the relationship between art and jewelry with a single common denominator: they are all meetings of jewelry and artistry.

The creations

Curator

Alba Cappelieri, Ph.D.

Academic, curator and author, Full Professor of Jewelry and Fashion Accessories Design at the Polytechnic University of Milan, where she is director of the international post-graduate course in Jewelry&Accessories: Design, Management, Communication.

From 2013 to 2016 she taught Design for Innovation at Stanford University. She is a member of the academic committee for the Ecole Van Cleef & Arpels in Paris, the Gijs Bakker Foundation in Amsterdam, the Cologni Foundation in Milan, the Altagamma Giovani Imprese award in Milan, and the De Beers New Talents Awards in Gaborone. She was appointed Ambassador of Italian Design for the Italian Design Day in Osaka in 2017, in Sydney in 2018, in Baku in 2019, in Miami in 2020, in Rabat in 2021, in Hamburg in 2022, and in Cyprus in 2023.

In 2014 she founded the Museo del Gioiello in the Basilica Palladiana in Vicenza, and remained the museum’s curator until 2021.

She provides research, curatorship and con sultancy services for major international jewelry manufacturers and institutions, including: Van Cleef & Arpels, Tiffany, Bulgari, Buccellati, De Beers, Cartier, Pomellato, Chantecler, Roberto Coin, Intisars, Shiphra, and Recarlo.

She has curated numerous international exhibitions and her most recent publications include:

Buccellati – A century of timeless beauty (Assouline 2021); Bulgari | Serpenti – The Power of Metamorphosis (Silvana Editoriale 2021); Diva! Italian Glamour in Fashion Jewellery (Silvana Editoriale 2021); Cleto Munari – Jewelry Design (Manfredi 2021), with M. Pirola; Talenti Italiani: mente, ma- no, macchina (Marsilio 2020); Van Cleef & Arpels: Time, Nature, Love (Skira 2019); Jewellery, From Art Nouveau to 3D Printing (Skira 2018); Chains. Jewellery in history, function and ornament (Silvana Editoriale 2018); Brilliant (Corraini 2016), with M.Romanelli; Italian Design Meets Jewellery (Marsilio 2013).

The exhibition guide

Here you may download the exhibition guide

Comunicato stampa 20 gennaio 2023 Convegno: ll settore orafo italiano e le sfide del 2023

Presentata la terza edizione dell’Inchiesta congiunturale Club degli Orafi – Intesa Sanpaolo

Il Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo hanno realizzato la terza edizione dell’inchiesta congiunturale presso le imprese produttive e distributive leader del settore orafo italiano, che completa ed integra i risultati quantitativi sul settore e offre una view aggiornata sul sentiment degli operatori.

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Follow-up workshop 19 ottobre 2022

“STRATEGIE DI COMUNICAZIONE DIGITAL AVANZATE”: Influencer marketing, SEO, adv e strumenti di promozioni delle aziende sui social, la multi canalità, il funnel, strategie in-house o agenzia? Come scrivere in modo efficace sui nuovi media: trucchi, consigli, suggerimenti per rendere i nostri contenuti digitali accattivanti ed efficaci, anche sui social.

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